Regolamento Interno

REGOLAMENTO INTERNO

L’Istituto “FARINA” di Cittadella, in base ai principi enunciati nel Progetto Educativo, garantisce agli alunni un luogo di formazione e di educazione basato sul rispetto delle persone, della libertà di coscienza e di religione, d’espressione e di pensiero.
Favorisce un modello di vita orientato alla valorizzazione delle singole personalità, all’impegno, alla responsabilità e al corretto vivere civile.
L’incarico della direzione della scuola è affidato dall’Ente gestore ad un coordinatore responsabile del funzionamento della scuola in tutti i suoi aspetti normativo-didattici, amministrativi e gestionali nell’ambito delle direttive ricevute dallo stesso Ente.
Il Regolamento Interno (RI) ordina la vita scolastica in funzione di un’armonica collaborazione fra tutte le componenti per un autentico servizio educativo.
Esso interessa:
• Insegnanti e personale ausiliario
• Alunni
• Genitori
• Organi Collegiali

1. Insegnanti e Personale ausiliario

1.1. Insegnanti sono tenuti a perseguire le finalità educative proprie della scuola. La loro condotta risponde ad esigenze di serietà nell’agire, nel parlare, nel vestire. Nello spirito del PEI e della loro professionalità, collaborano nella progettazione e realizzazione delle attività programmate annualmente in sede di Consiglio di Istituto, Collegio Docenti e Consiglio di classe/interclasse.
La posizione giuridico-amministrativa degli insegnanti laici è normata dal Contratto AGIDAE.
1.2. Gli Insegnanti garantiscono la loro presenza puntuale e regolare per assicurare un normale inizio e termine delle lezioni, secondo l’orario stabilito. In particolare sono responsabili della sorveglianza degli alunni negli ambienti della scuola (aula, mensa, ricreazione) secondo il calendario stabilito all’inizio dell’anno. In caso di impedimento occasionale, chiedono preventivamente un cambio o avvertono la Direzione.
1.3. Non è consentito all’insegnante di allontanarsi dalla classe per ricevere visite o telefonate, se non per motivi gravi e urgenti. Il personale di portineria non può chiamare l’insegnante o alunni durante le lezioni senza permesso della Responsabile o per giusto motivo.
1.4. A norma della C.M. 362/98, e soprattutto secondo coscienza professionale, durante le ore di lezione tengono spento il cellulare.
1.5. L’invito di esperti in classe, sempre per motivi di approfondimento della propria disciplina, deve essere concordato con la Responsabile o in Consiglio di classe, in base alla programmazione fatta.
1.6. L’Insegnante è in aula cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, per garantire l’ordine.
1.7. Al momento dell’uscita, l’insegnante stesso rimane presente fino alle 16.10; Gli alunni non ancora consegnanti ai famigliari, sono sorvegliati dal personale ausiliario.
1.8. Insegnanti e personale ausiliario, secondo il proprio ruolo, collaborano con l’Istituto per osservare e far rispettare agli alunni le norme del regolamento; essi segnalano alla Responsabile eventuali difficoltà insorte con gli alunni e tutto ciò che può nuocere al positivo andamento della vita scolastica, applicando nei casi e modalità previsti le sanzioni disciplinari stabilite.
1.9. Ogni Insegnante si sente corresponsabile delle scelte concordate in sede di Collegio Docenti e in Consiglio di classe; mantiene il segreto d’ufficio in tutto ciò che viene a conoscere, per motivi educativi e didattici, riguardante alunni e famiglie.
1.10. I Docenti comunicano alle famiglie gli esiti delle prove degli alunni attraverso il quaderno o il diario; le stesse valutazioni e altre osservazioni sistematiche relative ad ogni alunno devono essere rigorosamente riportate nel registro personale. Per la legge della trasparenza, i Genitori hanno facoltà di prenderne visione
1.11. L’Insegnante prevalente è delegato dalla Direzione a ricevere in classe un alunno in ritardo o assente il giorno precedente e lasciarlo uscire dalla scuola prima della fine delle lezioni, soltanto se questo presenta apposito modulo o diario firmato dai Genitori.
1.12. Salvo malessere, gli Insegnanti non permettono agli alunni di allontanarsi dall’aula durante la lezione.
1.13. Gli insegnanti, nello stile proprio dell’Istituto, improntano le relazioni con alunni e famiglie alla collaborazione costruttiva, alla comprensione dei disagi, alla pazienza e al rispetto , ma in pari tempo alla serietà e rigorosità proprie della funzione educativa della scuola.
1.14. Ogni Insegnante. all’inizio dell’anno scolastico, stabilisce le modalità di ricevimento dei genitori, che si attua nei locali della scuola; vi si attiene scrupolosamente, comunicando alla Responsabile e agli alunni eventuali esigenze di spostamento.
Nel registro personale ha cura di registrare l’incontro avvenuto
1.15. Nello spirito della collaborazione e del rispetto reciproco, nessun docente esprime o accetta dai Genitori – e tanto meno commenta – lamentele relative ai colleghi, ma invita al dialogo franco con l’insegnante stesso o con la Coordinatrice.
1.16. Nei locali dell’Istituto è espressamente vietato
• introdurre persone estranee, se non autorizzate dalla Direzione
• introdurre libri, riviste, o altro materiale che non siano espressamente richiesti per lavoro scolastico, o comunque in contrasto con l’ambiente educativo proprio dell’Istituto
• fare collette, raccogliere firme, vendere biglietti di spettacolo, di lotterie o di altro, senza il permesso della Direzione
• Nelle bacheche, col permesso della Direzione, si espongono soltanto avvisi relativi all’attività della Scuola e a manifestazioni culturali.
1.17. In caso di assenza per manifestazioni pubbliche, gli insegnanti ne daranno comunicazione previa alla direzione in un corretto spirito di collaborazione e per la sicurezza degli alunni.
1.18. Il Personale ausiliario è tenuto a perseguire le finalità educative proprie della scuola. La sua condotta risponde ad esigenze di serietà nell’agire, nel parlare, nel vestire. Esegue, nell’ambito di specifiche istituzioni e con responsabilità connesse alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività che concorrano al buon funzionamento della scuola

2. Alunni

Gli Alunni sono tenuti al rispetto di una serie di norme finalizzate al raggiungimento del successo formativo. Per quanto concerne i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, si rimanda al Regolamento di Disciplina (cfr. DPR 249/98 e CM 371/98)
2.1. La scuola è aperta all’accoglienza degli alunni alle ore 7..30 e chiude alle ore 16.10. L’attività didattica inizia alle ore 8.20 con la preghiera e la prenotazione della mensa, fino alle ore 12.25; dopo l’intervallo del pranzo, dalle ore 14.00 alle 16.00.
Gli alunni che non usufruiscono del pranzo, rientrano a scuola alle ore 13.45 e non prima.
2.2. In caso di ritardi frequenti, la scuola si riserva di chiarire le motivazioni con i Genitori.
Assenze o ritardi ingiustificati sono soggetti ai provvedimenti disciplinari previsti dal Regolamento di Istituto.
2.3. Le richieste di entrata o uscita fuori orario devono essere motivate per iscritto dai Genitori nell’apposito modulo e firmate dalla Responsabile o da un insegnante delegato, prima dell’inizio delle lezioni, e segnalate nel Registro di classe.
Le entrate e le uscite fuori orario dovranno, per quanto possibile, coincidere con il termine di una lezione.
Non sono consentite assenze sistematiche in orario pomeridiano.
2.4. Per ogni assenza dalla scuola, la famiglia deve presentare giustificazione scritta sul diario. Le assenze per malattia, superiori ai cinque giorni di lezione, devono essere giustificate da certificato medico. In caso di malattie infettive, i Genitori sono tenuti di avvertire la Direzione per consentire le opportune decisioni.
2.5. In caso di infortunio o di malessere, la Direzione si assume la responsabilità della comunicazione alla famiglia e di intervento sul caso.
2.6. Falsificazioni di firme o alterazioni di qualsiasi specie e rapporti di compromesso specie con la Direzione saranno oggetto dei provvedimenti disciplinari previsti.
2.7. Il comportamento degli alunni deve ispirarsi a dignità, proprietà, rispetto di sé e degli altri nell’agire, nel parlare, nel vestire. Anche la mensa e la ricreazione assumono un valore educativo di comportamento nel gruppo. Non è educato mangiare o bere in classe durante l’attività didattica.
2.8. L’alunno abbia rispetto per il lavoro compiuto dal personale ausiliario e cura delle proprie cose, di ciò che appartiene ai compagni e all’ambiente scolastico; in particolare contribuisca alla corretta conservazione di tutto ciò che è presente negli spazi adibiti a laboratorio o aule speciali, attenendosi ai regolamenti specifici. Ogni danno o guasto provocato è soggetto alle sanzioni previste dal regolamento di Istituto. La scuola non risponde degli ammanchi denunciati dagli alunni.
2.9. Nel rispetto dell’attività scolastica, durante le lezioni gli alunni si astengono da qualunque azione che li distolga dall’impegno serio e responsabile. Per questo non è consentito l’uso di giocattoli (walkman, videogioco) e tanto meno del cellulare
2.10. Per le uscite culturali e le attività formative che rientrano nella programmazione curricolare di classe o di Istituto, la partecipazione è obbligatoria.
2.11. Le gite sono organizzate tenendo conto della sobrietà e dell’effettivo interesse culturale.
Esse sono a carico degli alunni e si effettuano alle seguenti condizioni:
• la scelta delle mete deve essere compatibile con le possibilità economiche di ogni famiglia
• l’adesione deve essere del 90% degli alunni della classe interessata
• l’alunno, che dopo essersi prenotato, si ritira, non ha diritto al rimborso della quota di partecipazione , salvo motivazioni da considerare
• l’indennità di missione agli insegnanti accompagnatori per lo svolgimento della prestazione educativa è a carico delle famiglie.
• per motivi di responsabilità le gite scolastiche normalmente hanno la durata di un giorno. Richieste diverse saranno autorizzate su delibera del Collegio Docenti.
2.12. La Assicurazione garantisce l’istituzione scolastica per i danni conseguenti a responsabilità civile che i frequentanti possono subire durante l’attività scolastica e parascolastica nell’ambiente scuola o durante uscite organizzate dalla scuola stessa.

3. Genitori

3.1. I Genitori collaborano all’azione educativa dei figli:
• prendendo visione e sottoscrivendo i Documenti della scuola (PEI, POF, RI) all’atti dell’iscrizione, discutendoli con i figli e verificando che siano compresi e rispettati
• informandosi periodicamente dell’andamento scolastico, prendendo visione di avvisi o comunicazioni scritte, firmando i compiti consegnati a casa, le verifiche, e incontrando gli insegnanti nell’orario stabilito
• partecipando alle attività di formazione permanente, organizzate dalla scuola e dall’AGeSC
• partecipando agli Organi Collegiali, alle Assemblee e alle Riunioni di classe
• aderendo all’AGeSC (Associazione Genitori Scuola Cattolica)
3.2. La Famiglia è tenuta:
• a giustificare assenze o ritardi tramite il diario o apposito modulo rilasciato dalla scuola, mai per telefono
• a rispettare la normativa scolastica vigente e il presente Regolamento
3.3. All’inizio di ogni anno scolastico viene stabilito un calendario di ricevimento degli insegnanti, cui i genitori normalmente si attengono.
In caso di necessità, le famiglie possono accordarsi per appuntamento a parte
3.4. I Genitori non possono entrare nelle aule o in ambienti attigui ad esse durante l’attività scolastica senza l’autorizzazione previa dell’insegnante o della Direzione.
3.5. I Genitori possono riunirsi in assemblea in orario extrascolastico richiedendo l’eventuale partecipazione della Responsabile o dei Docenti. Previo avviso, la scuola mette a disposizione opportuni locali e consente la diffusione di comunicazioni dei Genitori stessi.
3.6. I Genitori possono usufruire dell’apposita bacheca all’interno dell’Istituto per comunicazioni relative alla scuola o alle attività didattiche programmate. E’ opportuno che una copia della comunicazione sia consegnata anche in Segreteria ai fini della documentazione annuale delle attività scolastiche.
3.7. I Genitori sono tenuti, negli ambienti della scuola, al rispetto dell’etica educativa nell’agire, nel parlare, nel vestire.

4. Gli Organi Collegiali

4.1 Gli Organi Collegiali presenti nell’Istituto Scolastico “FARINA”, Scuola Elementare e Materna, sono istituiti secondo la normativa vigente e l’identità della scuola, in funzione di una costruttiva collaborazione educativa. Essi sono:
• Consiglio di Classe
• Collegio Docenti
• Assemblea dei Genitori
• Consiglio di Interclasse o Intersezione
• Consiglio di Istituto Scuola elementare e Materna
4.2 All’inizio dell’anno scolastico viene fissato un calendario di massima delle riunioni di:
• Consigli di Classe con i soli insegnanti
• Assemblea di Classe e di Sezione
• Collegio Docenti
• Assemblea dei Genitori
• Consiglio di Interclasse e Intersezione
• Consiglio di Istituto
4.3 L’assemblea dei Genitori è convocata dalla Responsabile all’inizio dell’anno scolastico per presentare la programmazione generale, secondo le scadenze previste dalla normativa scolastica vigente; durante l’anno i Genitori sono convocati in maniera informale secondo le necessità.
4.4 Normalmente nell’anno si svolgono tre Consigli di Interclasse e Intersezione: uno iniziale di programmazione, uno verso la metà dell’anno scolastico, uno finale di verifica.
I suoi compiti sono:
• di tipo informativo sulla attività scolastica in genere e sulla programmazione educativo-didattica
• di tipo propositivo
Tale Organo collegiale può inoltre essere convocato per particolari necessità organizzative.

4.5 I Consigli di Istituto, i Consigli di Interclasse e Intersezione normalmente sono convocati rispettivamente dalla Responsabile, che invia ai vari membri l’O.d.g. almeno una settimana prima della data stabilita.
4.6 L’Assemblea di classe può riunirsi anche autonomamente; la Responsabile deve esserne a conoscenza e concedere gli spazi scolastici necessari.
4.7 Tutti i registri dei verbali dei vari Organi Collegiali devono essere depositati in segreteria e debitamente aggiornati.