MAI PIU’ !

Anche quest’anno abbiamo parlato della Shoah e, il mese di gennaio, è stato dedicato interamente a questo tema.

Mentre in quarta abbiamo incontrato Enrico Vanzini, protagonista del libro “L’ultimo sonderkommando italiano”pubblicato dalla Rizzoli nel novembre 2013, quest’anno la maestra ci ha indicato una bibliografia da cui attingere per saperne di più. Ognuno di noi ha letto un libro adatto alla nostra età e poi, il 27 gennaio, abbiamo svolto un lavoro di gruppo davvero speciale!

Attraverso un lavoro a coppie abbiamo realizzato delle recensioni molto figurate sui testi trattati che poi l’insegnante ha appeso ai muri della scuola. Così, piccoli e grandi, hanno potuto conoscere qualcosa in più sull’Olocausto.

Ma non è finita! Grazie agli artisti della nostra classe sono stati colorati due cartelloni rappresentativi della Shoah che sono stati appesi alle porte d’ingresso del nostro istituto. Un lavoro impegnativo e sicuramente commovente ma che ci dato tanta emozione. 

Ricordi della classe quarta…. A tu per tu con Enrico Vanzini, un ex deportato.

Lunedì 28 gennaio 2013 è venuto nella nostra classe Enrico Vanzini, un signore di 91 anni che ha vissuto per un lungo periodo all’interno del campo di concentramento di Dachau.

Enrico ci ha raccontato la sua storia: dalla cattura in Grecia fino alla reclusione nel campo di sterminio per anni. Con molta lucidità e compostezza ha descritto gli orrori della guerra dichiarando più volte l’importanza del rispetto tra le persone, dell’amicizia e del senso di fratellanza che dovrebbe impedire la nascita dei conflitti. Non solo! Narrando lo squallore di quei luoghi così lontani dalla civiltà, ha sottolineato come il problema della fame sia stato così forte da renderlo incapace di rifiutare ora quello che gli viene offerto. Sentendo questo, noi bambini abbiamo molto riflettuto. L’incontro con Enrico è stato sicuramente un’esperienza forte ma la bontà del suo sguardo e la dolcezza delle parole ci ha fatto capire che neppure la guerra può scalfire  un cuore carico d’amore. Nonostante le torture e il dolore sofferto, questo grande ma umile uomo non conserva rabbia e rancore verso nessuno ma fa del suo passato una testimonianza utile per tutti: adulti e bambini.