Limerick in libertà!

Noi ragazzi di classe quinta, in questo periodo , ci siamo divertiti ad inventare e scrivere filastrocche in rima e poesie con similitudini, metafore e personificazioni. Abbiamo anche inventato dei Limerick: delle poesie originali. Tutto questo è stato possibile, dopo aver approfondito i testi poetici con la nostra insegnante.

Ed ecco di seguito alcune nostre poesie con similitudini e metafore.

LA FELICITA’

Oggi sono come un uccellino cinguettante,

una lepre saltellante.

Sono un girotondo di bambini

come una farfalla che vola nei prati

o come una rosa sbocciata.

Sono un sole splendente

che riscalda e illumina tanta gente.

Sono l’erba annaffiata

una girandola impazzita.

 

RABBIA

Ero un fiume che straripava,

un vulcano in eruzione,

un cuore di pietra,

onde che travolgevano tutti.

Ero un temporale pauroso,

un tuono rumoroso,

un albero spoglio,

una casa abbandonata,

una stanza buia e fredda

un orologio fermo e…

un sole coperto da nuvole scure.

EMOZIONI

Ieri ero triste come un cielo nuvoloso,

un fiore appassito,

un uccellino ferito,

un cagnolino abbandonato.

Dopo la tristezza è volata via

e mi è arrivata l’allegria.

Ero come una rosa,

non affatto silenziosa,

ero un prato con tanti fiori

di tutti i colori.

 

FILASTROCCHE  SUL  CARNEVALE

Il carnevale è divertente,

a Cittadella c’è tanta gente.

Tra carri, maschere e frittelle

coriandoli e stelle,

i bambini sono felici

perché incontrano tanti amici.

CARNEVALE

Maschere,coriandoli e stelle filanti

al carnevale di Venezia sono in tanti,

carri mascherati, festa, allegria

se non vieni vuol dire che hai l’allergia.

Arlecchino e Pulcinella

sono una coppia un po’ monella,

invece  Balanzone

 è goloso di torrone.

Costumi, trucchi, pettinature

gli occhiali hanno bellissime montature,

il carnevale è ormai passato ma non va dimenticato.

LIMERICK

Un signore di Salerno

muore e va all’inferno,

ma al diavolo fa un sorriso

e un Angelo lo porta in Paradiso.

Quello strano signore di Salerno.

Gigetto di Torino

va a tutto gas sul motorino

contro un palo si schiantò

e in Paradiso si trovò

Che sciocco quel Gigetto di Torino.

C’era un ragazzo dell’Arabia Saudita

che si mangiava le unghie delle dita,

era una brutta abitudine

condannata ad ogni latitudine.

Quel ragazzo dell’Arabia Saudita.

C’era Sara di Treviso

aveva sempre il sorriso.

Le piaceva consolare la gente

per farla allegra e sorridente.

Quella gentile Sara di Treviso.

Una cara signora di Bolzano

aveva una morbida mano

accarezzava proprio tutti

anche quelli più brutti. Quella cara signora di Bolzano.